INTERVISTA A JOHN DEMANUELE
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L'intervista a...

JOHN M. DEMANUELE

San Felice sul Panaro - Malta, 26/03/2003

Nella spasmodica ricerca di materiale, notizie, foto, risultati e testimonianze su Giochi senza frontiere, mi imbatto nel sito dell'università di Tal-Qroqq, cittadina maltese alle porte de La Valletta dove sorge il campus universitario, che ospita la piscina nazionale di dimensioni olimpioniche, dove nel lontano 1994 si disputarono le puntate maltesi di JSF. Scrivo al signor Joe Cassar, il presidente, e mi presento, chiedendogli notizie (e foto) in merito. Mi risponde con molto garbo e aggiunge che nessuno meglio di John Demanuele può rispondere alle mie richieste su Malta e JSF, mettendomi in contatto con lui. Intanto continuo a sfogliare le pagine del sito (di Tal-Qroqq) e scopro che John Demanuele, colui che presentò JSF per Malta, dal '94 al '95, oggi lavora presso il dipartimento dell'educazione, sport e tempo libero della sua città. Inevitabilmente gli scrivo, in inglese maccheronico, e lui mi risponde in perfetto italiano, tanto da non dover neanche correggere le risposte, e gli chiedo:

Cosa ha significato per lei condurre Giochi senza frontiere?

Essere il presentatore di JSF per Malta è stato per me un grande onore ed una grandissima ed indimenticabile esperienza. Lavorare attorno a dei professionisti provenienti da vari paesi d'Europa ed essere stato quello che ha fatto conoscere questa trasmissione a migliaia di telespettatori Maltesi mi ha dato un grande senso di soddisfazione. Per questa trasmissione, in particolare per le puntate trasmesse da Malta, la PBM collaborava con dei tecnici Italiani provenienti da vari enti, tra cui la RAI. Questi hanno fatto si che io, non professionista in questo mestiere, acquistassi un tale livello professionale da poter liberamente cimentarmi a pari merito con tutti gli altri presentatori europei, come Ettore Andenna, Eladio dal Portogallo e tanti altri.

Quali sono stati i motivi che hanno portato PBM (l'emittente tv maltese che trasmetteva i giochi, n.d.r.) nel 1995 a non partecipare più?

Ufficialmente la PBM non continuò con la partecipazione a JSF per ragioni economiche. La nostra partecipazione aveva preso una grande fetta del budget annuale dell'emittente nazionale, un vuoto che non poteva reggere a lungo termine. Il contributo economico che dava lo stato per i giochi è stato in seguito utilizzato per creare altri fonti di aiuto per lo sport.

E se JSF venisse ritrasmesso nuovamente, crede che il suo paese potrebbe, o vorrebbe, partecipare?
In tanti, ancora oggi, ricordano con nostalgia la trasmissioni di JSF. Credo che se nel futuro i giochi fossero di nuovo "riattivati", specialmente nel contesto di un'Europa ormai sempre più estesa (nell'ambito dell'Unione Europea), e se i costi non fossero grandi, si potrebbe provare di nuovo a partecipare. E perché no, anche se oggi ho raggiunto una certa età vorrei ancora essere li quando succede!
Ha presentato JSF per due anni, dal 1994 al 1995: in questi anni, quali sono stati i momenti più significativi che lei ricorda con piacere?

I momenti belli sono stati tanti. Si lavorava tanto a preparare dei contributi che tanto piacevano ai telespettatori Maltesi, che si alternavano però a dei momenti di relax. Non posso dimenticare la mia prima trasmissione in Portogallo, a Leira, le puntate registrate a Malta (dove non abbiamo vinto per un pelo!) e quella trasmissione 'famosa' trasmessa da Poros, in Grecia, dove abbiamo incominciato le registrazioni alle 8 di sera per finire all'alba del giorno dopo, tanta era la disorganizzazione quella notte! 

Grazie a JSF abbiamo conosciuto le bellezze naturali e artistiche di Malta, dall'isola di Gozo al Fort Manoel. Quali sono i paesi che ha visitato che più le sono piaciuti?

Tutti i paesi avevano un loro fascino. Non posso dimenticare la professionalità degli Italiani, la bellezza della Slovenia, un incontro con Rubick a Budapest e la bellezza del Algarve in Portogallo. In fine terrò con nostalgia i momenti di amicizia trascorsi con Ettore Andenna (che ancora mi deve una cassa di vino!) e con la presentatrice greca Daphne. Insieme, noi non tanto giovani, abbiamo creato il Jungen Club, per divertirci di questo! Ricordo Paolo Calissano alle sue prime esperienze, le feste da dopo trasmissione che duravano fino all'alba... Tutti bei ricordi di una grande manifestazione che univa milioni di telespettatori Europei, una volta alla settimana, per una grande festa di spettacolo ed amicizia! Auguri, John.