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Le dichiarazioni, i commenti e i complimenti che ci giungono sono tanti, davvero tanti. E a scriverci non sono solo i fans, che di per sé vanno oltre ogni aspettativa, ma anche ragazzi e ragazze che hanno partecipato ai giochi in prima persona, giocando, e persone, come tecnici e presentatori, che hanno lavorato per i "giochi"... In questa pagina abbiamo raccolto alcune testimonianze e, non contenti, ne abbiamo cercate altre. Tanti i messaggi e... L'intervista a:
...e ancora, riportiamo alcune lettere giunte in redazione: Caterina Ruggeri: carissimo Nicolò, scusa se rispondo solo ora di ritorno dalle mie vacanze di nuovo in forza alla redazione del Tg5. Ti rinnovo i miei complimenti per la cura con cui hai realizzato il sito JSF. L'ho scoperto per caso, con un collega del TG5, per gioco ha scritto il mio nome in rete ed ecco la sorpresa, mi ha fatto piacere tu abbia pensato di metterci pure una mia foto, mi si e' stretto il cuore. Per me i giochi non sono stati un lavoro o una trasmissione televisiva, ma una parte di vita: ogni anno erano 90 giorni di lavoro lontano da casa, la possibilità di vedere posti in Europa dove non sono più tornata, di capire usanze e mentalità di stranieri che non avrei frequentato e analizzare con calma e per lungo tempo il modo di fare televisione nel resto dell'Europa. Lo staff dei giochi in molti casi rimaneva invariato nel corso degli anni, cameraman, tecnici, produttori, registi e spesso i concorrenti dopo un paio d'anni tornavano. All'inizio mi sembrava una gran festa poi è diventata una famiglia, abbiamo riso e sofferto insieme, non ti racconto storie di amori e dolori, perché sarebbero infinite...ci si innamorava e ci si doveva separare, poi ci si ritrovava e ci si vedeva con occhi diversi dopo un inverno, poi non mi bastava più avevo voglia di crescere professionalmente, diventare una giornalista, che era la mia aspirazione e tu capirai che presentare i giochi e scrivere un pezzo di politica estera non sono compatibili. Così l'edizione di Trento per me è stato l'ultimo anno. Mi sembrava di essere un clown sulla pista del circo, le registrazioni poi diventavano sempre più lunghe a volte si finiva alle quattro di notte, la ripetitività dello schema mi snervava, rischiavo di non emozionarmi più e per me era fondamentale partecipare emotivamente con la mia squadra. L'ho deciso io, sono partita per New York come assistente di Fabrizio del noce al Tg1. Ora ti lascio, mi chiamano per un pezzo. Se avete partecipato a JSF e volete dire la vostra, scriveteci! Anna
Scarlata:
sono stata una delle assistenti di Armando
Nobili, ho seguito le ultime
2
edizioni dei giochi.
Per me è stata un'esperienza indimenticabile, sopratutto lavorando a
fianco
di Armando, uomo eccezionale, grande, sfiorava la genialità, una mente
sempre
in movimento, risolveva tutti i problemi, si inventava soluzioni nuove
all'ultimo minuto, teneva in pugno le situazioni anche quelle più
complicate. Lavoravamo in gruppo, un gruppo compatto e unito, lavorare con
Armando sui giochi è stata un'esperienza importante di lavoro, e di
vita. Quando lo conobbi mi disse:" se riesci a seguire i
giochi senza frontiere, puoi fare qualsiasi cosa...... e così è stato. ...la ringrazio per avermi scritto e gli chiedo come poter entrare a far parte dello staff, mi risponde: ...a Carlina, come noi la chiamiamo (la costumista, n.d.r.) gli attaccabottoni servirebbero eccome, mi ricordo quando entravo negli spogliatoi degli atleti impazziva a vestirli tutti, donne e uomini, di tutti i target e di tutte le lingue!!!! Però per farsi capire si parlava in francese. Io mi ero anche offerta di aiutarla se finivo il mio lavoro sul campo con Nobili, e lei mi mandò nello spogliatoio degli Ungheresi UOMINI!!!! Bello scherzo, ero imbarazzatissima e loro ridevano e urlavano come bestie, il più basso era alto 1.90, e io impacciatissima cercavo di rendermi utile ma Carla poi mi cacciò fuori perché come costumista ero una frana..... come si dice a ognuno il suo!!! Mi ricordo ancora quando in un momento solenne x la presentazione ufficiale degli arbitri, tutti belli impomatati e vestiti come manichini, si erano posizionati un pò in bilico su una finta isoletta che era stata costruita su una ruota girevole, ma che ovviamente in quel momento doveva rimanere ferma, Armando con la complicità mia e di Luciano, mise in azione la ruota proprio nel momento + bello!!! Dovevi esserci, non riuscivano nemmeno a stare i piedi, ma cercavano di darsi un contegno, facendoci gesti che non ti descrivo. Da principio erano arrabbiatissimi poi vedendo Armando ridere come un pazzo si sono rilassati tutti, e si sono fatti una bella risata con noi. Come vedi siamo rimasti tutti un pò bambini. Sul campo dei giochi sono nati (e finiti, ahimè!!!) anche dei grandi amori: era così romantico darsi un bacio dentro la pancia di un' IGUANA.....!!!!!! Queste alcune tra le tante, perché tante sono state le testimonianze che ci sono giunte da parte di giocatori e tecnici, ed è doveroso ringraziarli. Grazie a Silvana Ninivaggi (scenografa); Antonello Sagheddu (capitano); Masina Palitta, Stefano Bellodi, Carla Meda, Gianluigi Trevisan, Monica Paltrinieri, Corrado Gentili, Cinzia Pivetti, Tommaso Curtatone, Paola Vantelli, Mattia Sprengher, Benedetta Levi, Giorgio Caloia, Giuseppe Ferrarini, Andrea Celani e Vittorio Mantovani (giocatori). Se avete partecipato a JSF e volete dire la vostra, scriveteci! |
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