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CARTOLINE D'EUROPA - Le città d'Europa - In questo mese:
Con i suoi 420.000 ab., Bristol è il capoluogo della contea di Avon (Inghilterra). La città si affaccia sul canale che porta il suo nome, una vasta insenatura della costa atlantica tra l'Inghilterra sudoccidentale e il Galles meridionale, prolungamento dell'estuario del fiume Severn. Ha un importantissimo porto commerciale, il cui sviluppo è in parte dovuto alla vicinanza della capitale; le importazioni (cereali, zucchero, petrolio ecc.) prevalgono sulle esportazioni. Possiede notevoli industrie: costruzioni aeronautiche, cantieri navali, metalliche dello stagno, industrie alimentari, calzaturifici, cartiere. Fondata verso il Mille dai Sassoni, divenne nel XIV sec. il centro del commercio laniero inglese e nuovo impulso ebbe due secoli dopo dai traffici con le Indie Occidentali. L'abolizione della schiavitù e lo sviluppo di Liverpool causarono nel XIX sec. un certo declino. Fra i monumenti, la cattedrale fondata nel 1142 e la chiesa St. Mary-Redcliffe del XIV secolo; alle funzioni di cattedrale della città venne adibita, nel 1542, la chiesa del convento benedettino (1142); il coro (1298 - inizi secolo XIV) è un'opera capitale dell'architettura gotica europea, in quanto ne anticipa i caratteri essenziali della fase tarda. A 18 km a nord di Bristol, si trovano I Cotswolds: questa falesia calcarea, è un altipiano che domina la Severn Valley, dal quale si godono splendidi panorami. Fra i caratteristici villaggi in pietra dalle tonalità calde sparsi nella zona, i più famosi sono Bibury (che si dice sia il più bel paesino d'Inghilterra), la sentimentale cittadina di Bourton-on-the-Water, e la stupenda Chipping Camden. Il modo migliore per esplorare i Cotswolds è spostarsi a piedi: la Cotswold Way, lunga 160 km, è un vero paradiso per le escursioni, piena di storia e di interessanti paesaggi. Purtroppo, il piacevole aspetto e il fascino dell'atmosfera 'alla Agatha Christie' hanno attirato orde di turisti e commercianti. Borgo lacustre situato in prossimità della città di Lugano, Caslano è uno dei Comuni piú importanti di tutta la regione del Malcantone. Punto di riferimento è il monte a forma di penisola - monte di Caslano o Sassalto - che domina il villaggio ed è conosciuto per le sue caretteristiche geologiche, botaniche e faunistiche, che ne fanno un luogo naturale protetto dalla Confederazione Svizzera. Il territorio offre, grazie alla situazione privilegiata, una vasta gamma di attività: dal turismo pedestre attraverso i suoi sentieri panoramici tra le montagne e il lago, al turismo culturale sul filo della storia presente sotto forma di monumenti religiosi e di costruzioni antiche. Vasta è pure l'offerta di attività sportive. Le offerte culturali comprendono il museo della pesca - uno dei 3 presenti in Svizzera -, il museo del cioccolato, l'esposizione di apparecchi fotografici della fondazione Vincenzo Vicari, nonchè le numerose manifestazioni organizzate dal Comune stesso e dall'ente per il turismo. Il turismo è una delle componenti principali per l'economia di Caslano, come pure l'industria di precisione, il commercio e le attività imprenditoriali di cui una buona parte nel campo dell'edilizia e dell'artigianato. La città è situata nell'Ungheria settentrionale, al centro della regione vitivinicola più importante del Paese, ed è il capoluogo della contea di Heves. Situata sul fiume omonimo, giace alle falde meridionali dei Monti Bükk, due delle più belle catene montuose degli altipiani settentrionali. Di antichissima origine, rivestì sempre grande importanza strategica. Tutti amano Eger, e si capisce subito perché: è impreziosita da edifici barocchi splendidamente conservati, che conferiscono alla città un'atmosfera rilassata e quasi mediterranea; è la patria del celebre vino Sangue di Toro. Gli ungheresi amano visitare la città perché qui i loro antenati scacciarono i turchi per la prima volta nei 170 anni di dominio ottomano. E' una città perfetta da visitare a piedi perché dietro ogni angolo si nasconde qualcosa di interessante e il centro, con i suoi 175 edifici e monumenti protetti, è chiuso al traffico. Ha l'aspetto delle città austriache del XVIII secolo, essendo stati distrutti dai Turchi i suoi più antichi edifici. Fu ricostruita dai vescovi, che ne fecero una delle più belle città barocche e rococò dell'Ungheria e un vivace centro di cultura e d'arte. Il miglior panorama sulla città si gode dal Castello di Eger, del XIII secolo; la fortezza, pentagonale con bastioni a spigolo, è di tipo italiano. Quello che resta di essa dopo l'assedio dei turchi è una delle attrazioni maggiori della città. Altre attrattive sono diversi luoghi di culto, soprattutto la cattedrale, e un minareto alto 40 metri con 100 stretti scalini a spirale che salgono fino alla sommità. La grande basilica neoclassica, sede vescovile, è stata costruita sulla preesistente in forme neoclassiche da József Hild nel 1831-36; a scalinata che scende nella piazza è ornata di statue dei re d'Ungheria e dei santi Pietro e Paolo, opera dello scultore veneto M. Casagrande. Interessante l'edificio del liceo del 1785. Capolavoro del barocco ungherese, invece, è il Minorita templon del 1758-1771. Città dell'Alto Alentejo, capoluogo del distretto omonimo. La città fortificata di Évora è una delle gemme architettoniche del Portogallo: fondata dai Celtiberi, divenne centro romano (Ebora) fino al 715, quando passò sotto il dominio arabo durato fino al XII secolo. In periodo rinascimentale era la seconda città del Paese. Nel 1637 partì da Evora il primo grido di rivolta antispagnola che doveva ridare al Portogallo la sua indipendenza. A testimonianza della sua passata grandezza rimangono resti di mura e di edifici romani: tratti dell'Acquedotto di Sertorio, il Tempio di Diana (II secolo d.C.), la cinta muraria pentagonale con torri e una porta detta Arco di Doña Isabel. Il punto focale della città è il Praçado, le cui attrazioni sono oltre a quelle gia citate, la Igreja de São Francisco, nella quale si trova una impressionante cappella-ossario costruita con le ossa e i teschi di migliaia di persone, e la cattedrale. L'imponente edificio in mattoni della Cattedrale di Sé (secoli XII-XIII), derivato dall'architettura romanica della Francia meridionale, accoglie elementi già gotici ed ospita un museo di tesori ecclesiastici. Particolare interesse riveste la Cappella di S. Bras, un esempio tipico dello stile gotico meridionale: l'esterno, ritmato da contrafforti cilindrici, ricorda quello della Cattedrale di Albi. La Chiesa "da Graça" nel Convento degli Agostiniani presenta una facciata rinascimentale di tipo michelangiolesco (XVI secolo). Capoluogo del nomós (distretto) omonimo, situata a 130 km a nord-est di Salonicco, di fronte all'isola di Taso. Fu l'antica Neapolis, divenne Christopolis in età bizantina e assunse il nome attuale nel XIII secolo. Porto commerciale sul golfo omonimo (ampia insenatura del Mar Egeo ), è mercato agricolo e sede di industrie alimentari, chimiche e tessili. Il nomós di Kavála (2.111 km2 135.937 abitanti) si estende nella Macedonia orientale e comprende l'isola di Taso. Il territorio, affacciato a sud al Mar Egeo e limitato a est dal corso del fiume Mesta, è occupato dai rilievi dei monti Paggaíon (1.956 m), Sýmvolon (667 m), Lekánes (1.298 m) e Chionovoúni (1.250 m), tra brevi pianure. Centri importanti, oltre al capoluogo, sono Chrysoúpolis ed Eleutheroúpolis. Importante città d'arte, è nota soprattutto per la produzione dello Champagne. Dopo che Clodoveo I, fondatore del regno franco, vi fu battezzato nel 496 d.C., la città divenne il luogo deputato alle incoronazioni francesi. Di origine preromana, Reims fu capitale religiosa dei regni merovingio e carolingio e divenne importante centro culturale dal XII sec. ma fu anche teatro d'importanti avvenimenti nel Medioevo e durante la guerra dei Cento Anni. Nel corso delle due guerre mondiali, la città venne occupata dai tedeschi e subì gravi danni. Il 7 maggio del '45 a Reims fu firmata la resa incondizionata della Germania, che pose fine alla guerra in Europa. Reims è sede di università dal 1549. La Cattedrale di Notre-Dame è il luogo della consacrazione dei re di Francia; l'edificio, capolavoro del gotico maturo (XIII secolo), fu costruito nel corso di un secolo a partire dal 1211. Danneggiato durante la guerra del '14-'18, venne meticolosamente ricostruito e restituito all'antico splendore. Stupende le sculture duecentesche dei tre portali della facciata: del portale centrale sono da notare un'Annunciazione e una Visitazione d'ispirazione classica, di quello sinistro il cosiddetto Angelo del Sorriso, considerato il simbolo stesso della Cattedrale. Sulla testata del transetto settentrionale, sculture non meno celebri di quelle della facciata. Nell'interno a tre navate, con transetto e coro cinto da deambulatorio, sono da segnalare i pilastri dagli splendidi capitelli (in particolare, la Vendemmia del sesto pilastro a destra) e, nella rosa del transetto destro, la vetrata della Creazione risalente al '200. All'epoca medievale appartengono la chiesa e l'abbazia dedicate a St. Remis (XI secolo), vescovo della città; la Basilica di St. Remis (XI secolo) è stata costruita in stile romanico, intorno al 1015, sulla tomba di San Remigio, il vescovo che battezzo Clodoveo. L'abside e la facciata sono state rifatte nel XII secolo, seguendo i canoni del gotico primitivo. Durante la prima guerra mondiale la chiesa è stata notevolmente danneggiata. All'interno, la navata e il transetto risalgono prevalentemente all'XI secolo, il coro è in stile primo gotico con un ampio triforio e piccole finestre nel lanternino. Dietro l'altar maggiore è l'ottocentesca tomba del santo, con statue del '600. Nella basilica si trova un candeliere con 96 candele, una per ogni anno di vita di San Remigio. Cattedrale di Notre-Dame, uno dei più splendidi monumenti dell'arte gotica (XIII sec.). Chiesa abbaziale di St.-Remy (XI sec.). Antica città gallica, fu alleata di Giulio Cesare durante le guerre galliche. Devastata dai barbari nel V sec. d. C., fu la capitale religiosa del regno merovingio e carolingio e godette del privilegio d'incoronare i sovrani. Ceduta agli Inglesi nel 1420, tornò alla Francia (1429) per opera di Giovanna d'Arco. Nel 1945 i nazisti vi offrirono la resa della Germania agli Alleati. Da visitare anche il palazzo du Tau, così chiamato per la forma a T della pianta originale, il palazzo dell'antico arcivescovado fu ricostruito nel 1690. Al suo interno si può ammirare il tesoro della Cattedrale, costituito da arazzi, paramenti reali, statue (l'originale del complesso scultoreo dal portone centrale di Notre-Dame con l'Incoronazione della Vergine) e oggetti rituali. Nella Salle du Tau si svolgeva il banchetto reale al termine della consacrazione. Il Museo delle Belle Arti, inbvece, è situato nel palazzo settecentesco dell'antica abbazia di St-Denis, è dedicato alle arti figurative rinascimentali e moderne. Tra le più celebri Paesaggio di N. Poussin, La Fucina dei fratelli Le Nain, Marat assassinato di L. David e Coup de Vent di Corot. Numerosi ed interessanti anche gli arazzi. Sebenico, Sibenik in croato, dista 50 km da Spalato, sulla costa dalmata, allo sbocco nel Mar Adriatico del profondo vallone in cui sfociano i fiumi Krka e Cikola. La città, dominata dal Forte di San Nicolò (1546), è ancora cinta dai resti delle mura veneziane: appartenne a Venezia tra il 1412 e il 1797, meritando, nelle lotte contro i Turchi, il nome di 'fedelissima'. Fu annessa alla Iugoslavia nel 1922 (trattato di Rapallo) dopo il crollo dell'Impero asburgico. Il Duomo di S. Giacomo, ricostruito dal 1431, segna il passaggio dal gotico al primo Rinascimento; la copertura e la parte absidale sono di Giorgio Orsini da Sebenico, cui si deve pure l'annesso battistero (ca. 1443), interamente rivestito di sculture all'esterno. Si ricordano inoltre la chiesa gotica di San Francesco (secolo XIV; all'interno dipinto di scuola del Tintoretto) e il convento, il Palazzo Vescovile (1441), la Chiesa di Santa Maria di Valverde, con bassorilievo di Niccolò Fiorentino (1502), e la Loggia (1542). |
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