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CARTOLINE D'ITALIA - Le città d'Italia - In questo mese:
Ultimo paese del Mantovano al confine con la provincia di Brescia, Castiglione si trova al centro delle tre provincie: Mantova, Brescia, Verona e ad un passo da Desenzano del Garda, vivace località turistica. E' proprio la vicinanza con il lago che mitiga il suo clima. Di origine etrusca, conobbe nel tempo alternarsi di periodi ora floridi ora drammatici come l'invasione dei Barbari, o il dominio dei Longobardi durato oltre due secoli (568 - 774 d.C.). A causa della sua posizione geografica fu zona molto contesa nel periodo delle Signorie, fra Gonzaga, Visconti e Scaligeri, fino a quando nel 1478 iniziò con il marchese Ferrante Gonzaga la sua storia autonoma di feudo. E' di questo periodo la nascita di Luigi Gonzaga (1568) lo stesso che sarà proclamato santo nel 1726, e oggi venerato nel mondo come "il santo della gioventù". Fino alla seconda metà del 600, furono anni assai fiorenti, durante i quali il feudo acquistò il titolo di "principato" dell'Impero; furono edificate chiese, palazzi, istituite scuole, sorsero l' Ospedale e la Biblioteca. Seguirono poi eventi significativi come la peste (1630), la dominazione austriaca al periodo di M.Teresa d'Austria, le invasioni napoleoniche, di nuovo il dominio austriaco, fino alla famosa battaglia di Solferino (1859). Quest'ultima segnò una tappa fondamentale nella storia del Risorgimento, e ispirò il giovane Henry Dunant alla creazione di una delle associazioni umanitarie più importanti: la Croce Rossa Internazionale. Idea che si concretizzò nel 1864 a Ginevra. Dopo gli anni difficili seguiti all'unificazione, da trenta anni a questa parte è iniziato un decollo per Castiglione tutt'ora in atto. Oggi è uno dei Comuni più grandi e industrializzati del Mantovano. Cortina d'Ampezzo è una
rinomata ed esclusiva località turistica invernale, che ha organizzato le
Olimpiadi del 1956 e ancora oggi ospita numerosi eventi sportivi di importanza
internazionale.
I recenti ritrovamenti di sepolture primitive a Mondevàl e Similaun (risalenti
al 7500 a.C. ca.), fanno pensare che la conca ampezzana fosse abitata già in
epoca molto antica da tribù di Paleoveneti. A partire dal VI-V secolo a.C., fu
introdotta in tutto il Cadore la scrittura a caratteri etruschi. I Romani che
conquistarono la zona, sottomisero i Paleoveneti, installandosi in diverse
località (non si sa se anche nella vallata di Cortina), e dando il nome di
Amplitium o Ampicium all'odierna Ampezzo.
Cortina è situata più o meno al centro della larga valle ampezzana, circondata
quasi completamente su quattro lati dalle alte Dolomiti. Originariamente il
paese era composto da numerose frazioni staccate ed isolate, ma con l'avvento
del turismo di massa della seconda metà del Novecento, molte di esse si sono
estese a tal punto da risultare agli occhi dei visitatori come un'unico paese.
Soltanto le frazioni più lontane sono rimaste ancora oggi appartate e isolate,
lontane dall'affollatissimo centro cittadino, oasi di vera pace e tranquillità
montana. Il cuore pulsante della vita della comunità locale, nonché il punto
di ritrovo più gettonato dai turisti di tutte le età, è l'ormai celeberrimo
Corso Italia (già Corso Vittorio Emanuele II), una delle vie italiane più
famose per lo shopping: su di esso, o sulle vie limitrofe, si affacciano alcuni
dei più prestigiosi negozi d'Italia e d'Europa (Bulgari, Benetton, Gucci, Geox...).
Inoltre si possono trovare svariate botteghe artigiane, antiquari, negozietti di
souvenir (El Lavieso, Frajo, Art House, Artigianato tipico ampezzano) e di
attrezzatura da montagna (Tecnica, K2 Sport Lacedelli, Quota 1224 sport, Salomon
Shop, Kobe Sport). Tuttavia, il simbolo dello shopping cortinese rimane la
famosissima Cooperativa di Cortina, fondata il 28 giugno 1893 con il nome di
"Consumverein Ampezzo".
Ancora oggi, Cortina è una delle maggiori località turistiche italiane e delle
Alpi, meta della ricca società e del jetset internazionale. Il 28 ottobre 2007
si è tenuto un referendum per il passaggio di Cortina e dei comuni ladini
limitrofi di Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia alla provincia di
Bolzano e quindi al Trentino Alto Adige regione a statuto speciale che
porterebbe alla celebre località turistica notevoli vantaggi economici. A
Cortina i voti favorevoli al passaggio al Trentino Alto Adige sono stati 2.788
contro 829 no. A Livinallongo del Col di Lana i sì sono stati 834 contro 119
no. Colle Santa Lucia ha registrato 225 sì contro 41 voti a sfavore.Sarà
necessaria una legge Costituzionale del Parlamento per formalizzare il passaggio
alla nuova Regione. Il nome di Frascati compare
per la prima volta nel “Liber Pontificialis” verso la metà del secolo IX
dell’era cristiana . Nelle vite di Leone IV e Benedetto III è riportato che
questi papi elargirono doni ad alcune chiese situate “in Frascata”. Tre
esattamente : S.Vincenzo, S. Sebastiano e S. Maria. Le prime due sono totalmente
scomparse ai giorni nostri mentre la terza corrisponde a S.Maria in Vivario,
edificata tra le rovine del Vivaium di una grande villa romana di cui si sono
riconosciuti due terrazzamenti. Ben delineato ed evidenziato urbanisticamente
resta ancora oggi quello superiore, la “bassi villae” , ove si annidò il
primitivo nucleo dell’abitato di Frascati. Questa villa esisteva già in età
repubblicana. Dagli eruditi del Rinascimento fu attribuita erroneamente a
Lucullo a cui invece sembrano appartenere i ruderi rinvenuti tra le ville
Torlonia e Muti. In età imperiale la villa appartenne a C. Passieno Crispo,
secondo marito nonchè vittima di Agrippina. Passò poi ai Flavi e di ciò resta
memoria nel culto di S.Flavia Domitilla, perseguitata assieme al marito Flavio
Clemente da Domiziano, certamente per la fede cristiana.
La villa è ricordata un’ultima volta sotto Settimio Severo. Comunque nel sito
dell’odierna Frascati dovevano trovarsi altri edifici di carattere pubblico,
dato che qui, più o meno in corrispondenza di Piazza S. Pietro, esisteva
nell’antichità un importante compitum, un incrocio di strade che collegavano
Roma con Tuscolo, l’Ager Labicanus (la via Labicana poi divenuta Casilina) con
la via Latina e l’Ager Albanus (via Appia). Nel 1200 troviamo di nuovo
menzione della città che intanto aveva accolto parte degli abitanti di Tuscolo,
distrutta nel 1191. In quell’anno Innocenzo III concesse la chiesa di S.Maria
in Frascata al Capitolo Lateranense. Tra la fine del XIII secolo e gli inizi del
XIV secolo Frascati assunse probabilmente una certa importanza come
attesterebbero il rifacimento della chiesa di S.Maria e la costruzione del
campanile, monumento più cospicuo della Frascati medioevale. Gallipoli, bagnata dal Mar
Ionio, sorge sulla costa occidentale della penisola Salentina, nel Golfo di
Taranto. Caratteristica è la divisione della cittadina in due zone ben
definite: la "città vecchia" e il "borgo nuovo". Il
suggestivo centro storico, ricco di costruzioni antiche e affreschi, sorge su di
un'isola calcarea collegata alla terraferma da un ponte in muratura. Intorno al
1500 si costruiscono le possenti mura di cinta, per fronteggiare gli attacchi
nemici, ridimensionate in altezza, alla fine dell'800, fino all'attuale strada
panoramica che, circondando l'intero isolotto, consente di godere di fantastici
scenari (resta delle antiche mura un unico frammento ancora oggi in buono
stato). Guardando verso nord si scorge una parte della costa neretina, mentre a
sud è ben visibile la baia formata dal promontorio del Pizzo. Nei pressi della
costa, ad ovest, incontriamo lo Scoglio dei Piccioni, l'isolotto del Campo ed in
giornate particolarmente limpide si scorgono i profili dei monti della Sila,
mentre a sud-ovest appare chiara l'isola di Sant'Andrea, sede di un grande faro,
costruito nel 1866.
Attraversando il ponte, immediatamente incontriamo l'ultimo baluardo di un
passato antico, la fontana greco-romana, più antica d'Italia. Si entra nel
"borgo nuovo"dove inaugura drasticamente il passaggio alla modernità
il "Grattacielo" sito all'imbocco del Corso Roma, via nevralgica che
divide la città nuova in due tronconi, detti di "scirocco" e
"tramontana". Le moderne costruzioni hanno in molta parte sostituito i
palazzi costruiti tra la fine dell'800 e gli inizi del '900. Il complesso appare
completamente opposto alla città vecchia, svariati sono i negozi e le strutture
turistiche pronte ad accogliere le circa duecentomila presenze dei mesi estivi.
Certo è che Gallipoli, negli ultimi decenni, ha conosciuto una notevole
espansione edilizia e oggi può essere considerata uno dei più fiorenti centri
salentini oltre che ambita meta turistica, ma non ha perso la sua carica
suggestiva data soprattutto da incantevoli panorami e le immagini (in alto) ne
sono testimonianza. La città è posta alle
pendici del Monte Albino, lungo gli assi viari che congiungono, oggi come
nell'antichità, Nocera con Pompei, la Costiera Amalfitana e la Penisola
Sorrentina. Parte integrante dell'Ager Nucerinus, l'attuale insediamento urbano
sviluppatosi a partire dal borgo di Corteimpiano, nonostante la presenza di
qualche traccia d'epoca romana, risale alla fine dell'alto medioevo. Fino al
1806 Pagani era una delle Università che formavano Nocera de' Pagani.
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