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CARTOLINE D'ITALIA - Le città d'Italia - In questo mese:
Antichissimo borgo costiero nella Riviera di Levante, che presenta tracce di abitazioni preistoriche, si affaccia sul golfo Paradiso chiuso a levante dal Monte di Portofino. Ormai dedicata esclusivamente al turismo, Camogli ancora nell'800 ebbe attività di porto mercantile e militare, con grandi società appaltatrici. Il suo centro, con case alte fino a sei piani e dai colori vivaci, resta uno dei più caratteristici della Liguria. Sull'Isola, un grosso scoglio anticamente separato dalla terraferma sorgono la chiesa di S. Maria Assunta, con un nucleo del sec. XII, e il piccolo castel Dragone, di epoca medievale. Poco distante, attorno al famoso porticciolo, si affollano i tavolini di bar e ristoranti. Camogli è celebre anche per la sua sagra del pesce, che si tiene la seconda domenica di maggio, in cui si fa uso di una gigantesca padella. Poco distante da Camogli distano le pittoresche località di Punta Chiappa e San Fruttuoso. È adagiata in un'ampia conca erbosa, detta "Prato di S. Orso", allo sbocco della Valnontey, davanti ai ghiacciai del Gran Paradiso, nel cui Parco è compresa parte del territorio comunale. Secondo la leggenda, Cogne fu fondata da S. Orso, che qui avrebbe convertito al cristianesimo i pastori della valle. Durante il Medioevo, il borgo era difeso da un piccolo castello, costruito nel sec. XI e più volte rimaneggiato; la chiesa di S. Orso, che nel corso dei secoli ha perso in gran parte l'aspetto originario, fu fondata nel 1202. Cogne ha saputo mantenere intatte alcune tradizioni locali, come la produzione di merletti al tombolo (dentelles), ancora oggi che, da paese minerario qual era, si è trasformata nel più importante centro turistico della valle: nei dintorni, infatti, si trovano importanti miniere di magnetite. Dal paese, durante tutto l'anno, partono i maggiori itinerari escursionistici nel Parco e alcune belle salite alpinistiche al Gran Paradiso; d'inverno, la valle offre un lungo anello di piste da sci di fondo e numerose gite scialpinistiche. Sorge nell'ambiente collinare della valle del fiume Crati, dove questi si congiunge col Busento, ai piedi della Sila. La città vecchia sorge sui pendii del colle Pancrati, sulla cui cima si trova il castello. Ancora percorsa da stretti vicoli e scalinate, ha mantenuto scorci medievali e soprattutto lo splendido monumento del duomo. Anche se rimaneggiato con forme barocche, recenti restauri hanno rimesso in luce la gotica facciata duecentesca del duomo, che fu inaugurato ai tempi di Federico II. All'interno, tra le numerose opere d'arte, si può ammirare il monumento funebre a Isabella d'Aragona, moglie di Federico III re di Francia. Interessante è anche la chiesa di S. Francesco, fondata nel 1217 e rimaneggiata nel '700; conserva all'interno, a tre navate, un settecentesco altare maggiore in legno. Nell'adiacente convento, distrutto in gran parte dal terremoto del 1943, si trova un'importante collezione di opere d'arte. La parte moderna della città si è sviluppata nella piana sottostante la città vecchia a partire dalla fine del sec. XIX. Dal 1973 la città è sede dell'università della Calabria. Si trova tra gli oliveti e i vigneti sulla sponda orientale del lago, in un'ampia insenatura chiusa dalla punta di San Vigilio. Di origine romana, Garda è stata un importante centro longobardo, eretto a contea dai Franchi nel 768; passata a capo della Giudicaria Gardense (1084) la città fu poi concessa in feudo ai Turisendi. Nel sec. XIII passò agli Scaligeri e a Venezia che nel 1405 lo scelse come sede di vicariato. Parte dell'antica cerchia muraria, costruita nel Medioevo, è ancora visibile nel centro del paese. Nello scenario romantico della punta di S. Vigilio, immersa in un paesaggio incantevole per ricchezza e varietà della vegetazione, sorge infine, alta sul lago, la piccola e suggestiva chiesa di S. Vigilio. Il lago di Garda (o Benaco) che dal comune prende il nome, è il più vasto fra i laghi italiani. La sua superficie è di 370 km², la lunghezza massima di 51,5 km. È chiuso a ovest dalle ultime propaggini delle Prealpi Lombarde, a est dal Monte Baldo, a sud da un grande anfiteatro morenico. Ha per immissario il Sarca e per emissario il Mincio. Sulle sponde del Garda il clima è mite e la vegetazione assume un aspetto mediterraneo, a tal punto che trovano luogo colture di ulivi e agrumi. Preceduta da una fitta pineta, in un paesaggio agricolo dolce e tranquillo, ai piedi del monte Massico, è una delle più note stazioni balneari della costa del Volturno. La cittadina nacque con i Romani, che conoscevano e amavano le acque solforose delle sue terme, le antiche Terme Sinuessane: oggi è nota non soltanto per la lunga spiaggia sabbiosa, ma per le caratteristiche ancora medievali del suo centro storico, e per le ottime mozzarelle prodotte nella zona. Questo è l'Argentario, dalle coste alte e rocciose, che richiama turisti nella pace degli arenili racchiusi tra timide insenature: l'Argentario è uno splendido promontorio che sembra sorgere dal mare, con bellissimi borghi balneari che accolgono i turisti nello spettacolo dei loro abitati. Tra questi è Porto Ercole, dall'antico centro storico cinto da mura, dove palazzo Consani svetta cinquecentesco in piazza S. Barbara e la parrocchiale di S. Erasmo protegge i marinai. Dominato dalla rocca, che con forte Stella e forte Filippo cura il porto e la baia, è celebre e apprezzato luogo di villeggiatura. Dall'altra parte del promontorio rispetto a Porto Ercole è Porto Santo Stefano, al quale conduce una splendida strada panoramica. Antico borgo di pescatori, è stato quasi completamente ricostruito dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale. Prestigioso e attrezzato, mostra a chi lo visita una bella rocca cinquecentesca, che narra di antiche fortificazioni spagnole. Capoluogo della regione Umbria, Perugia è situata sulla sommità di un colle e domina dalla sua splendida posizione la Valle del Tevere. Già abitata in età neolitica, l'antica Perusia conserva ancora il suo nucleo etrusco-romano. Schieratisi con Lucio Antonio e con Fulvia, che vi si asserragliarono nel 41 a.C., dopo alcuni mesi di assedio fu presa per fame da Ottaviano e data alle fiamme (guerra di Perugia, 41-40 a.C.). Cadde poi in mano ai Longobardi che ne fecero la sede di un ducato (VI sec.). Libero comune tra l'XI e il XIV secolo, grazie all'intraprendenza dei cittadini e alla sua posizione strategica, che le consentiva il controllo delle grandi vie di comunicazione, divenne nodo commerciale di fiorenti scambi tra la Toscana e le Marche. In questo periodo il centro urbano si espanse a raggiera al di fuori delle antiche mura e si ebbe un risveglio culturale e artistico che portò alla costruzione dello splendido Palazzo dei Priori, uno fra i più elegante edifici pubblici d'Europa, e della gotica Fontana Maggiore, divenuta vero e proprio simbolo della città. Nel XV secolo le contese cittadine divamparono cruente e la città non fu immune dalle lotte di fazione: i Baglioni si impadronirono della città (1479) e vi instaurarono la loro "mala signoria". Le lotte sanguinose tra i Baglioni e gli Oddi si protrassero fino al 1540, anno in cui la città fu devastata da Pier Luigi Farnese per conto del pontefice Paolo III. Dal 1540, e per oltre due secoli e mezzo, Perugia divenne dominio della Chiesa: Paolo III vi fece costruire la Rocca Paolina (distrutta nel 1860) proprio sulle rovine delle case dei Baglioni sconfitti. Nel giugno del 1859 gli eccessi delle truppe pontificie si abbatterono sui Perugini insorti che furono successivamente liberati dal dominio papale all'arrivo delle truppe piemontesi (1860). Perugia decretò quindi la propria annessione al Regno d'Italia. Per questa città, nel corso della sua storia, sono passati grandi artisti italiani che hanno lasciato la loro impronta: Perugia è un luogo di suggestioni e atmosfere ineguagliabili. I monumenti più importanti sono: la chiesa di Sant'Angelo, edificio a pianta circolare dei secoli V-VI, il ciborio di San Prospero (VIII sec.), il palazzo dei Priori (1293-1443), la cattedrale di San Lorenzo, la Fonte Maggiore e la loggia (1423) di Braccio Fortebracci. Del Perugino sono gli affreschi nel Collegio del Cambio, eseguiti con la partecipazione di allievi, tra i quali lo stesso Raffaello. Centro culturale di antica tradizione, Perugia vanta, oltre all'antichissima università degli studi, la moderna università per stranieri (1926), l'Accademia di belle arti e l'Istituto d'arte, il liceo musicale, il Teatro comunale Morlacchi, oltre a numerosi musei e biblioteche. Di grande rinomanza è anche l'iniziativa Umbria jazz, il più importante festival europeo del settore. |
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