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CARTOLINE D'EUROPA - Le città d'Europa - In questo mese:
Partendo da Budapest in automobile o con pullman, (percorrendo l'autostrada M3) o con i trenini suburbani (HÉV) in meno di mezz'ora si arriva a Gödöllõ, dove si trova uno dei gruppi monumentali barocchi del XVIII secolo di maggior rilievo in Ungheria: il Palazzo Grassalkovich. Ha una superficie complessiva di 17 mila metri quadrati, e un parco adiacente di 29 ettari. Il Palazzo Signorile, costruito in stile "barocco ungherese" nel XVIII secolo dal conte Antal Grassalkovich I fu, sin dal 1867, residenza di riposo di Francesco Giuseppe I e della regina Elisabetta (Sissi). In seguito, tra il 1920 ed il 1945, fu residenza del governatore d’Ungheria. Il complesso barocco, grazie alle particolari soluzioni architettoniche applicate, ha dato origine ad uno stile noto come “Gödöllõ”, costituendo un esempio per la progettazione di numerosi castelli ungheresi. La ristrutturazione del complesso monumentale, gestita dal 1994 dalla Società d'utilità Pubblica per il Palazzo Reale di Gödöllõ, ha permesso l’apertura del Museo del Palazzo Reale di Gödöllõ, che si sviluppa su nove sale dell’ala centrale, sull'aula del maestoso salone principale, nonché, su una parte della suite del re e della regina. La scala e la sala d’onore, il salone di ricevimento, lo studio, la stanza da letto con l’attiguo spogliatolo della regina, lo studio ed il salotto dove Francesco Giuseppe fumava hanno già recuperato l'originale sontuosità. Gli altri locali della residenza devono essere ancora rinnovati. A pianoterra sono state aperte sale destinate a diversi eventi: l'elegante Café del Castello, il negozio di articoli da regalo, un laboratorio fotografico d'epoca. Nell’arco dell’anno sia il castello sia il cortile ospitano diversi eventi culturali. Nel periodo estivo, tra le diverse manifestazioni, si svolge la gara ippica a premi. Godollo conserva altri edifici storici di un certo interesse fra cui alcune curie vescovili, alcune case in stile colonico-popolareggiante e la cosiddetta via del Calvario sulla quale si affacciano edifici in stile barocco. Knokke, separata dall’Olanda dalla riserva naturale dello Zwin, nasce dall'unione di cinque villaggi ed è considerata una delle più belle ed esclusive città costiere del Belgio. Parte di questa fama è da attribuire al quartiere di Zoute dove, in splendide abitazioni, i belgi delle classi agiate trascorrono da sempre le loro vacanze. Prima del 1830, anno dell’indipendenza, Knokke era un’area rurale poco sviluppata, poi iniziò ad essere frequentata da pittori e scultori che vi fondarono nel 1880 un Circolo degli Artisti. Da questo momento il piccolo villaggio iniziò una graduale trasformazione diventando prima un centro culturale e artistico alternativo, poi una località turistica con lussuosi alberghi e infrastrutture. Tra queste il casino, famoso per il suo lampadario in vetro, il più grande d’Europa, creato a Venezia e disegnato dall’architetto Selis e dal designer Al David. Un tram, inaugurato nel 1886, collega Knokke-Heist con l'ultima città dell'ovest del Litorale delle Fiandre, De Panne. Ma Knokke non è solo lusso e divertimenti. Gli amanti della natura potranno visitare la riserva naturale dello Zwin che si estende in un territorio di 125 ettari. Qui, a causa dell’inarrestabile gioco delle maree, si potranno ammirare i paesaggi più diversi e scoprire tra le insenature lungo la costa numerose specie di uccelli, che in questo ecosistema estremamente ricco di risorse hanno trovato il loro habitat ideale. I mesi migliori per visitare lo Zwin sono luglio e agosto quando, con il fiorire della lavanda di mare, l’intera riserva diventa un tappeto color porpora. Città dei mulini, crocevia dei traffici commerciali fluviali, Minden viene fondata da Carlo Magno sul delta del Weser; all'epoca della fondazione risale il Dom, che oggi presenta uno stile romanico e gotico. L'interno della chiesa ha splendide volte bombate e piccole gallerie alleggeriscono la struttura del coro. Per vedere importanti opere d'arte bisogna uscire dal Duomo ed entrare nella Domschatzkammer, dove si trova il Tesoro. Interessanti sono anche il Rathaus del XIII secolo e la Martinikirche, in stile romanico-gotico. In una gradevole casa a graticcio del '700 si trova oggi il Museo sulla Storia di Minden, con un importante diorama che ricostruisce la battaglia del 1759, ricordata con il nome della città. Per avere un quadro completo della cittadina si può fare una gita in battello, dal quale è possibile scorgere la Wasserstrassenkreuz, la Fernsehturm, la torre della televisione, e la Porta Westfalica, una spaccatura che il Weser ha scavato nella roccia per raggiungere il Mare del Nord. Situata a nord di Belgrado, nella zona di Vojvodina, Novi Sad è
un’accogliente e moderna cittadina universitaria con un tocco vagamente
ungherese. Assai più multietnica di Belgrado, questa località è sorta in
un’ansa del Danubio e vanta un’atmosfera molto vivace, forse proprio grazie
agli studenti. Ciò non significa, tuttavia, che vi abbondino le sistemazioni a
poco prezzo, perché come nel resto della Serbia la maggior parte degli alberghi
è rimasta com’era ai tempi del blocco orientale, e conserva uno stile
retro-chic comunista non molto adatto a chi cerca i comfort moderni a prezzi
abbordabili. Tuttavia si prevede che in futuro gli alberghi offriranno un più
valido rapporto qualità-prezzo. Frequentata per le sue spiagge lungo l'estuario del Rio Lima, l'elegante cittadina conserva edifici in stile manuelino, rinascimentale e rococò. Ad agosto a Viana do Castelo si svolge la vivacissima Romaria de Nossa Senhora da Agonia (Nostra Signora dei Pentimenti). Di origine celtica (sul Monte de Santa Luzia sono emersi i resti di una citania, insediamento celtiberico fortificato), Viana do Castelo raggiunge fama e prosperità nel XVI secolo, grazie al commercio del pesce (i suoi marinai partivano alla volta di Terranova per pescare i merluzzi). Ulteriore ricchezza gli derivò dall'esportazione del vino prodotto nella regione in Inghilterra (XVII secolo) e nel XVIII secolo dai traffici di zucchero e oro provenienti dal Brasile. Il cuore del centro storico di Viana do Castelo è la bella Praca da Republica, sulla quale affacciano i principali monumenti e palazzi ben conservati. Al centro si trova il Chafariz, la fontana rinascimentale costruita da Joao Lopes il Vecchio nel 1554. Le sue vasche sono decorate con la sfera armillare e la croce dell'Ordine di Cristo, motivi distintivi dello stile manuelino. In Piazza della Repubblica sorgono l'Antigos Pacos do Concelho, l'antico municipio simile a una fortezza originario del XVI secolo ma più volte restaurato, e la Misericordia, ex ospizio della carità caratterizzato da portico e due ordini di logge su cariatidi, disegnato nel 1589 da Joao Lopes il Giovane. L'adiacente Igreja de Misericordia viene ammirata per il rivestimento di azulejos (XVIII secolo) di Antonio de Oliveria Bernardes e del figlio Policarpo. A sud di Praca da Republica si trova la Igreja Matriz, la chiesa parrocchiale originaria del XV secolo ma in seguito rimaneggiata, che conserva le torri romaniche e il portale gotico. Anche il Castelo de Sao Tiago da Barra, situato alla foce del fiume, risale al XV secolo ma è stato ampliato nel 1592 da Filippo II di Spagna. Attualmente il castello ospita diversi uffici. A nord di Viana do Castelo s'innalza il Monte de Santa Luzia, dal quale si gode di una vista panoramica sulla città. Sulla collina, inoltre, si visitano le rovine di una citania del IV secolo a.C. ca. Viana vanta le spiagge più belle del Mihno: Praia do Cabedelo, sull'altra sponda dell'estuario, e a nord della cittadina Afife e Moledo do Mihno. Vicina a Viana è la tranquilla stazione balneare di Vila Praia de Ancora. La città, che sorge sulle rive del Tamigi ad ovest di Londra ed ha circa 26.000 abitanti, è la sede della famiglia reale da oltre nove secoli. L’origine della famosissima dimora risale all’undicesimo secolo, quando Guglielmo il Conquistatore si fece approntare quale sede un edificio in legno che andò ovviamente distrutto in un incendio. Nel 1110 Enrico I edificò la prima struttura in pietra che sotto Enrico II venne fortificata più volte con mura e torri quadrate, in seguito ulteriormente ampliata da Edoardo III. Ma fu con il regno di Carlo II nel XVII secolo che il castello si trasformò in residenza suggestiva e pittoresca della casa reale, salvo poi cadere in rovina nel secolo seguente, durante il quale rimase disabitato. Venne restaurato fra il 1760 e il 1842 per divenire quello che oggi si offre ai visitatori. Il grandioso ingresso dell’epoca di Enrico III immette nel Lower Ward, il primo cortile, nel quale si possono ammirare anche le tre torri poste a protezione, la Salisbury Tower, la Garte Tower e la Curfew Tower, ovvero la torre del ‘coprifuoco’ del 1227, all’interno della quale sono visitabili parti del carcere del XIII secolo. Di fronte all’ingresso si trovano gli edifici dell’Horseshoe Cloister del XV secolo e quindi la famosa St George Chapel, di stile tardo gotico. La visita della cappella offre l’opportunità di vedere gli stalli in legno intagliato sui quali sedevano i Cavaliari dell’Ordine della Giarrettiera ai quali è dedicato l’edificio. Proseguendo la passeggiata si incontra l’Albert Memorial Chapel, dedicata dalla regina Vittoria al marito, e quindi la Canons’ Residence e una parte del Canons’ Cloister, oltre che la Winchester Tower. Dall’Upper Tower, che separa il primo cortile dal successivo, è possibile godere la vista panoramica dei dintorni e del Tamigi.La corte britannica trascorre a Windsor i tradizionali periodi di vacanza e la sua presenza è indicata dalla bandiera che sventola sulla torre Rotonda. Negli altri periodi dell’anno si può accedere alla visita degli State Apartaments all’ingresso dei quali è visibile l’originale riproduzione della ‘casa delle bambole’, gioco della regina Mary da piccola. Dalla sala di Rubens, con alcuni dipinti dell’artista fiammingo, si passa allo studio del re e poi a quello della regina, il cosiddetto King’s Closet e il Queen’s Closet. Da non perdere la sala di van Dyck per la qualità delle opere e il Grand Entrance Hall, la sala di rappresentanza che conserva ancora alcune parti medievali. Per concludere l’Upper Ward con la statua di Carlo II e gli appartamenti privati, non accessibili al pubblico. La Henry III Tower e il Military Knights of Windsor chiude l’edificio e dà inizio ad un vasto parco. |
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