CARTOLINE D'ITALIA

- Le città
d'Italia -
In questo
mese:

Fabriano
Questa grande città sul versante adriatico dell’Appennino, nella valle del
fiume Giano, è famosa da secoli per la bellezza e la raffinatezza raggiunte
nella lavorazione della carta. Durante il Medioevo i mercanti e gli artigiani
di Fabriano non avevano rivali, e la città riflette ancora l’epoca della
grandezza comunale: non solo nelle architetture gotiche civili o religiose,
come il palazzo del Podestà (del 1255, uno dei più antichi delle Marche) o la
chiesa di S. Agostino, ma nella ricca Pinacoteca civica Bruno Molajoli, che
racchiude alcuni capolavori dei più importanti esponenti della "scuola di
Fabriano" (secoli XIV-XV), un gruppo di pittori con cui lo stile gotico
cortese raggiunse i massimi livelli di eleganza formale. La scenografica
piazza del Comune, su cui erge il palazzo del Podestà, ospita anche la fontana del
Sturinalto, del 1285. Notevoli le chiese di S. Lucia (o di San Domenico), gotica; di Sant'Agostino (sec.
XIII, XIV); di San Benedetto (1290 rifatta nel 1590); di S. Nicolò, risalente al sec. XIII ma rimaneggiato nel
'600; ed ultimo, non per importanza, il duomo che, dedicato a S. Venanzio, fu originariamente
edificato nel sec. XIV, ma rifatto con un nuovo disegno nel 1617. Nelle vie della città,
durante la festa di S. Giovanni Battista (24 giugno), il passato medievale
rivive nella Sfida del Maglio, il palio in costume in cui si sfidano tutte le
contrade di Fabriano. Sempre attiva è la tradizionale industria della carta (carta filigranata, carte-valori, carte da disegno e carta a mano), la prima sorta in Italia nel 1276.

Finale
Ligure
Posta sulla Riviera di Ponente a est del capo di Caprazoppa, a metà strada tra Albenga e
Savona, è stata
costituita nel 1927 dall’unione, necessaria per la loro crescita, dei tre
insediamenti di Pia, Marina e Borgo. Pia e Marina, anche se di antichissime
origini, sono oggi località dal carattere prettamente balneare. Borgo invece,
proprio perché arretrata rispetto al litorale, ha conservato la sua antica
fisionomia di sede del marchesato dei Del Carretto. Cinta di mura, vi si
trovano la notevole Chiesa di S.Biagio e l’interessante Museo Civico del
Finale. Proseguendo oltre Pia, in direzione del levante, si raggiunge la
frazione di Varigotti. Nei pressi del borgo, sorgono alcune grotte
preostoriche, quali la caverna delle Fate e la caverna delle Arene candide.

Lagonegro
In posizione ancora oggi strategica, sul versante occidentale del massiccio
montuoso del Sirino a 666 m d'altezza, fitto di boschi di castagni e ontani intervallati da
dolci radure e pianori, sorge un bel centro medievale. Fu una comunità di
monaci bizantini a fondare la cittadina nei secoli IX e X; si ha traccia di
questo periodo nella parte vecchia del borgo, arroccata su un cocuzzolo
roccioso, dominata dalle rovine di un castello (o palazzo feudale) e di altre
fortificazioni. Caratteristiche sono le sue
strade strette, con scalinate ripide e angusti passaggi. La chiesa di San
Nicola, costruzione del IX sec., è tra gli edifici più antichi, ma numerosi
rimaneggiamenti ne hanno stravolto l’impianto originario. Nei dintorni, si
può visitare il monastero di Santa Maria degli Angeli (X sec.).

Lanusei
Cittadina dell’Ogliastra, costruita sul pendio di un colle ai piedi del
Gennargentu, in vista del Tirreno, a 595 m d'altezza. Un tempo era la città più importante del
distretto, e conserva un centro storico con interessanti palazzi. Lanusei è
sede vescovile e quì si trova uno dei collegi salesiani più grandi della
Sardegna. Tradizionalmente dedita all’agricoltura e all’allevamento, oggi è
frequentata anche come località di villeggiatura e punto di partenza per
escursioni sulle vicine montagne.

Lecco
Sorge su di un altopiano alluvionale, sul ramo orientale del lago di Como,
lungo la sinistra dell’Adda, che subito dopo forma il laghetto di Garlate: sulla città vigilano le ripide pareti che
scendono dai versanti della Grigna, mentre alle sue spalle si profila la
cresta del Resegone. L’origine della città non è documentata: le prime
notizie sicure risalgono al Medioevo, quando divenne un castello di importanza
strategica per il controllo delle strade per la Valtellina e la Valsassina. Il
centro della città e le strade che si spingono fino al lungolago hanno
mantenuto la struttura, a portici coperti e con piccole piazze, della
cittadina ottocentesca, su cui si innestano alcuni edifici più antichi, come
il palazzo Belgiojoso (sec. XVIII). In uno di questi eleganti palazzi
neoclassici, ora trasformato in museo, trascorse l’infanzia Alessandro
Manzoni, lo scrittore che fu sempre legato alle atmosfere e alle suggestioni
del lago e ai piccoli borghi descritti nei Promessi sposi. Lecco è oggi una
stazione turistica rinomata, e nei pressi dello scalo lacuale si possono
praticare numerosi sport nautici.

Teramo
Questo operoso capoluogo di provincia sorge su uno scosceso tavolato a circa 20 km
dall'Adriatico alla
confluenza tra il fiume Tordino e il torrente Vezzola, nello stesso luogo
dell’antica Interamna, una colonia romana. Sulla stessa area, dove restano
le rovine dell’antico teatro e dell’anfiteatro, è stata costruita la città
medievale, ancora riconoscibile per le tortuose stradine, i portici e le
rovine delle mura. Il periodo di splendore della città durò fino al
Seicento, nonostante le aspre lotte tra le famiglie locali e le signorie
esterne, prima angioina e poi aragonese. Teramo è sede vescovile ed
universitaria. Dalla ricca Cattedrale, si sviluppa
in direzione della collina la città moderna, ove hanno sede il Museo civico e
la Pinacoteca Civica d'Abruzzo. La Cattedrale di S.
Bernardo fu edificata nel sec. XII; più volte rimaneggiata, venne ripristinata
nell'aspetto medievale nel 1934.

Val
Gardena
La
Val Gardena è una delle valli più scenografiche del Trentino-Alto Adige; percorsa dal torrente
Gardena, affluente di sinistra dell'Isarco, e dominata dal gruppo dei rilievi dolomitici. È chiusa a
sud-est dal gruppo del Sella (3.151 m), a sud dal gruppo del Sassolungo e del monte
Bullaccia, mentre a nord è racchiusa tra le pendici delle Odle, del Rasciesa di Fuori e del monte Campo. L'agricoltura non è molto sviluppata. I boschi costituiscono, insieme con il turismo estivo e invernale, la base dell'economia della valle.
Le più note località turistiche della valle sono Ortisei, Selva e Santa Cristina.
Ortisei (Sankt Ulrich in
Groden) è un'elegante e attrezzata cittadina turistica della val Gardena, tra
l’Alpe di Siusi e i gruppi dolomitici della Rasciesa e delle Odle, è famosa
per l’artigianato del ferro battuto e del legno; quest’ultimo - nato nella
metà del ‘600 nella frazione Pescosta - divenne l’attività principale di
centinai di artigiani che già nell’‘800 ne fecero oggetto di un vasto
commercio. A un’ora di cammino, panorama sul Sassolungo nei pressi della
chiesa gotica di S. Giacomo, con pregevoli opere secentesche d’intaglio
ligneo e affreschi del sec. XV. Santa Cristina Valgardena
(Sankta Kristina in Groden) è un'attrezzata stazione turistica estiva e invernale situata nel
verde declivio tra foreste di conifere con vista del Sassolungo, del Sella e
delle Odle; famosa per l’artigianato artistico del legno, di antica
tradizione, sostenuto da una scuola d’arte; nel settore della lavorazione del
legno opera anche un grosso complesso industriale. Selva di Val Gardena
(Wolkenstein in Groden) giace in un’ampia conca prativa dell’alta Val Gardena, dominata dai gruppi
dolomitici del Sella e del Sassolungo e coronata da profumati boschi di
conifere. Il turismo estivo e invernale è favorito dall’efficienza delle
attrezzature ricettive e dai molteplici impianti di risalita che permettono di
variare paesaggi e piste. Il Parco naturale Puez-Odle, su un altopiano
roccioso ad alta quota, è segnato da sentieri panoramici con avvistamenti di
camosci e aquile reali.


